No all'unione dei comuni

Nella seduta del Consiglio Comunale che si è tenuta lo scorso 29 Settembre 2012, il Popolo della Libertà per Capraia e Limite in modo compatto ha detto no alla nascita dell’Unione dei Comuni. Il nostro Gruppo è fermamente contrario a qualsiasi struttura di secondo o terzo livello che si sovrapponga a quelle istituzionali già esistenti.

Anzi, al fine di snellire, semplificare ed economizzare l’elefantiaca amministrazione pubblica, siamo favorevoli ad operazioni opposte come l’azzeramento di tutte le province (nessuna esclusa) o in alternativa alla cancellazione delle regioni che, dal 1970 ad oggi, hanno solo contribuito ad aumentarne in modo esponenziale la spesa. Prima di tagliare i servizi per i quali i cittadini pagano le tasse, si devono ridurre i costi per le cariche politiche di ogni livello, riducendo sia il numero delle poltrone sia gli stipendi. L’Unione dei Comuni è solo la continuazione del Circondario che niente ha fatto per contenere le spese, abbassare le tasse e combattere la depressione industriale dell’empolese. Rinominare un carrozzone facendolo passare per una novità è un modo di agire che francamente ci infastidisce ed oggi riteniamo non ci siano più spazi per divertirsi con il risiko politico. La fusione dei comuni è solo una promessa, il mantenimento in vita della sovrastruttura (ieri Circondario, oggi Unione) invece è una realtà. E nel frattempo le tasse aumentano e i servizi diminuiscono e la colpa è sempre di qualcun altro.