Deludente risposta del Presidente di Publiambiente Paolo Regini in merito alla nostra posizione circa l'utilizzo dei bidoni arancioni per il ritiro dei pannoloni per adulti incontinenti. Analizzando la replica emergono i seguenti elementi: Regini non conosce bene la normativa riguardo al trattamento dei dati, in quanto esistono delle informazioni (cosiddette sensibili) la cui divulgazione è vietata anche dietro un'ipotetica autorizzazione dell'interessato. Il presidente di Publiambiente ha anche dimostrato di ignorare l'esistenza delle indicazioni fornite dal Garante della Privacy in ambito della raccolta differenziata e porta a porta contenute in un provvedimento e successivamente esplicate con un comunicato fin dal 2005. Inoltre Regini quando definisce una "facolta' e non un obbligo" quello di usare i bidoni di color arancio, non specifica che il territorio di Capraia e Limite non avrà un Centro di Raccolta e non puntualizza che, di conseguenza, i nostri concittadini sarebbero costretti a recarsi a Montelupo o Vinci per smaltire correttamente questi rifiuti. In più non spiega molto bene che, se i pannoloni venissero gettati nell'indifferenziato, i costi non sarebbero solo "aggravati" ma sarebbero esosi oltre ogni misura ed improponibili.

Quindi, pur impegnandoci, non riusciamo a trovare tutta questa "facoltà" e nemmeno un'alternativa  all'utilizzo dei bidoni di color arancio nell'attuale processo di smaltimento. Ma l'aspetto più deludente è senz'altro la mancanza di sensiblità dell'azienda nei confronti di un argomento così delicato. Sorprende infatti come si possa avviare un processo così imponente senza analizzare a fondo aspetti così rilevanti. Ma se Publiambiente ci delude, i nostri sindaci ci vestono di frustazione perchè siamo fermamente convinti che dovevano essere proprio i nostri amministratori ad impedire che il processo specifico fosse avviato. Non riusciamo a capacitarci di come possa essere successo tutto questo in un tempo dove la protezione della privacy è un bisogno sempre più sentito.