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L’invidia è sempre una brutta consigliera PDF Stampa E-mail

Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale si è consumato l’ennesimo episodio incomprensibile compiuto da alcuni consiglieri di maggioranza. In coda alla discussione di una nostra interrogazione in ambito della “Nuova Scuola” il collega e Presidente della Commissione Cultura ha estratto dalla sua cartellina una copia della nostra recente “Lettera Aperta” cercando di dimostrare come, a suo dire, la nostra azione nell’esercizio delle funzioni all’interno dell’assise fosse contraddittoria.

Fortunatamente il Presidente del Consiglio e Sindaco Enrico Sostegni ha troncato quasi sul nascere, ricevendo il nostro plauso, la polemica stante l’evidente ed ingiustificabile intervento totalmente fuori contesto. In ogni caso il fatto ci dà lo spunto per un paio di riflessioni. La prima, ci pare corretto evidenziare, è che per il mancato completamento della scuola l’Amministrazione Comunale ancora una volta dà una generica colpa al patto di stabilità, un dispositivo sicuramente da rivedere, ma che trova origine fin dagli arbori della costituzione dell’Europa Unita e non certamente nell’azione dell’attuale governo come invece strumentalmente lo si vuole accostare con l’accezione negativa del termine. Il comportamento della Giunta e della maggioranza dimostra più che altro che questo istituto è da loro utilizzato come alibi a qualsiasi contestazione che gli viene mossa per coprire le loro difficoltà di gestione. La seconda considerazione è che parte del Consiglio dimentica troppo spesso che per quella scuola sono stati pagati ad un’azienda oltre 182.000 euro di extra come risarcimento danni per l’errata assegnazione dell’appalto dei lavori (soldi, ricordiamo, dei cittadini di Capraia e Limite) e se la Giunta, in qualità di organo esecutivo e responsabile di ogni atto interno al palazzo comunale, avesse adempiuto correttamente al proprio compito vigilando sull’appalto e sulle sue procedure, probabilmente quelle risorse si sarebbero potute usare per altri lavori necessari alla comunità: primo fra tutti proprio per il completamento di quella parte strutturale dell’immobile mai entrata in funzione (e che tra poco sarà inevitabilmente da rinnovare) oltretutto costruito su un terreno a nostro avviso inadeguato per un plesso scolastico. Quel denaro altresì poteva essere usato (per fare un altro esempio a caso) per allargare la pericolosa curva di Castra, intervento previsto dalla sinistra persino in campagna elettorale ma mai realizzato dalla Giunta; anche questo – a loro dire – per colpa del patto di stabilità. Stranamente però il patto di stabilità non ha impedito la realizzazione della pista ciclabile dal valore di 500.000 euro inaugurata in piena campagna elettorale dallo stesso Sindaco o il rifacimento di piazze e fontane; interventi quantomeno con un grado di priorità più basso rispetto a quelli precedentemente citati o ad altri in attesa di esecuzione.
Tornando alla polemica innescata ci sorprende non poco dunque l’atteggiamento del collega che da persona colta e attenta quale è avrebbe dovuto a nostro avviso comprendere la portata, certamente audace, del documento che altro non dimostra la libertà di pensiero che c’è all’interno del nostro soggetto politico; un’autonomia evidentemente incomprensibile ad altri. Usare parole inadatte come “outing” per apostrofare e cercare di sminuire in senso dispregiativo quanto espresso in una libera riflessione a parere nostro molto serena, certamente non rende onore ad un soggetto intelligente. Ci dispiace per questo spiacevole episodio ma non possiamo far altro che prenderne atto e ringraziare nel contempo il Consigliere che ci ha permesso tramite questo comunicato stampa di riaffermare un aspetto fondamentale della nostra cultura piuttosto sconosciuto alla sinistra: la libertà di espressione.

 
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PDL Capraia e Limite

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