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Raccolta PaP: Ancora aumenti. Ma da chi siamo governati? PDF Stampa E-mail

Ancora una volta la tariffa della raccolta PaP ci riserva una brutta sorpresa: un altro aumento. Nonostante che l'argomento tariffa sia per noi un tema di primaria importanza, non è purtroppo l'unico degno di nota all'interno dell'intero processo. Affinché la raccolta PaP abbia successo ci sono a nostro avviso delle procedure da rivedere e il nostro Gruppo sia in sede di commissione che in sede di consiglio comunale, ha fatto presente fin dal febbraio 2010,  quando ancora si stava organizzando il nuovo sistema nel nostro Comune e c'era tutto il tempo per delle azioni correttive.

Siamo concordi su un sistema basato sul "chi più differenzia meno paga", purtroppo però da noi, al contrario che in altri comuni dove c'è lo stesso metodo di raccolta, la tariffa è aumentata ancor prima di sapere se saremmo stati dei bravi differenziatori o no. E questo aumento incondizionato non può che trovarci in totale disaccordo.
Il problema a nostro avviso può nascere dall'incompatibilità di Publiambiente a gestire i servizi di discarica e di raccolta. Infatti il gestore di una discarica non può avere l'interesse affinché si azzerino i conferimenti dell'indifferenziato.  I budget di questi organismi si basano prevalentemente su questi tipi di materiale come essenziali voci di ricavo.  Come può Publiambiente coniugare queste due attività diminuendo i conferimenti in discarica e abbassando il costo degli stessi? E' chiaro che non può. Inoltre questo doppio incarico rende molto complessa la certificazione del processo di riciclo. Oggi infatti all'Agenzia Regionale per il Recupero delle Risorse (l’organo preposto ai controlli) è sufficiente un'autocertificazione da parte del Sindaco di ogni comune dove viene dichiarato che "va tutto bene". I controlli non sono frequenti e quelli che ci sono vengono effettuati a campione e i dati dei due processi vengono quindi richiesti alla stessa società.
Un'altra modalità da rivedere (anche se per certi versi è ormai troppo tardi) è la disgustosa vicenda dei pannoloni per adulti incontinenti.  Noi siamo andati in giro per l'Italia e per l'autunno prossimo organizzeremo degli eventi proprio per dimostrare che si poteva e si doveva fare diversamente questa raccolta così particolare. Tutti i consulenti che abbiamo interpellato sono increduli sulla modalità di ritiro del materiale sanitario che ha messo in piazza le incontinenze della gente. Un fatto a nostro avviso vergognoso.
La nostra posizione, per concludere, è senz'altro favorevole alla raccolta PaP ma crediamo che Publiambiente, insieme agli undici sindaci del circondario, non siano stati capaci di mettere in piedi un processo efficace, amato dalla gente ed in grado di avere successo. L'analisi della migrazione dei rifiuti purtroppo ci dice che ancora oggi il fenomeno è troppo importante per non essere affrontato. Questa terribile abitudine si vince mettendo in piedi processi credibili, efficienti e trasparenti e non nascondendosi dando sempre la colpa alla maleducazione dei cittadini; riteniamo questo un atteggiamento troppo comodo che mostra i limiti dei nostri amministratori.

 
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