Cerca

Links utili

 






 
 
 
Il sottile equilibrio tra la sinistra e l’acqua: dove inizia la razionalità e finisce l’ideale PDF Stampa E-mail

In questi giorni sui quotidiani più importanti della zona è stata pubblicata ancora una volta  una statistica che evidenzia come l’acqua toscana sia la più cara d’Italia. All’unanimità queste ricerche denunciano che le famiglie della nostra area pagano la somma più esosa per la fornitura di questo bene. Di contro, purtroppo, le stesse indagini non evidenziano una ragione pragmatica che giustifica il costo così elevato; non ci sono maggiori investimenti rispetto ad altre zone d’Italia e non c’è nemmeno una migliore qualità dell’acqua rispetto ai gestori dei servizi idrici che la forniscono ad un prezzo più basso. La spesa così alta sembra essere esclusivamente dovuta a strategie aziendali, alla ricerca del guadagno ma soprattutto alla “finta privatizzazione” con la quale sono disciplinate le cosiddette “SPA Pubbliche” che, nella nostra zona oltre ad operare in un chiaro regime di monopolio, sono fortemente controllate e volute dalle parti politiche che governano il territorio.

A tal proposito, ad inizio di questa legislatura, una delle prime proposte presentate dal nostro Gruppo Consiliare ha invitato il Sindaco del nostro Comune a mettere in atto iniziative per ridurre il costo dell’acqua del nostro territorio. Purtroppo quella mozione è stata bocciata dal Consiglio nella seduta del 30 settembre 2009 con le motivazioni che tutti possono leggere dal verbale ufficiale pubblicato per intero sul nostro sito (qui):
E’ di rilevante evidenza ed al contempo estremamente esplicativa la conclusione del Sostegni in questo ambito: “… e non mi sembra anche il costo sia assolutamente alto”. Purtroppo in quella sessione l’Assessore che in giunta rappresenta i promotori dei referendum sull’acqua non è intervenuto come suo solito e il suo mancato contributo è stato probabilmente decisivo per le sorti della nostra richiesta, la cui approvazione avrebbe certamente aperto nuovi scenari. Siamo meravigliati di come a livello nazionale l’estrema sinistra porti avanti delle battaglie in un senso ed a livello locale, probabilmente per dei convenienti calcoli di circostanza, si comporti in modo totalmente opposto cercando di far passare silentemente argomenti inopportuni per chi localmente ci amministra. A suffragio di questo testo, infatti, vale la pena dimostrare di come sia stata flebile la campagna di informazione messa in atto nel nostro territorio dagli stessi promotori referendari. Sovente la sinistra si mobilita in massa e con sorprendenti risorse per argomenti ben più modesti. A noi questo atteggiamento fa riflettere e ci pone un quesito su tutti: cui prodest?

 

 
< Prec.   Pros. >
 
 
 

PDL Capraia e Limite

Links amici