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Società della Salute? No, Grazie PDF Stampa E-mail

Nell’ultimo Consiglio Comunale, in accordo con il PDL regionale, abbiamo presentato una mozione dove si auspicava l’uscita del Comune di Capraia e Limite dalla Società della Salute (struttura nata allo scopo di coordinare l’erogazione dei servizi socio-sanitari del nostro territorio) e dai consiglieri di maggioranza siamo stati sollecitati a spiegarne i motivi. Pur consapevoli che la nostra mozione – la stessa presentata in altre assemblee in vari comuni e scaricabile all’indirizzo del nostro sito (qui) – fosse alquanto dettagliata e sufficientemente argomentata, raccogliamo ben volentieri l’invito dei colleghi e questo breve comunicato ha lo scopo di spiegare a tutti i cittadini i punti cardine della nostra opposizione.

Premesso che Enrico Rossi, oggi Presidente della Regione e già assessore alla sanità nella passata legislatura, si è sempre compiaciuto della “superiorità Toscana” in ambito di Sanità, prendiamo atto che con questa iniziativa anche i dirigenti della sinistra hanno riconosciuto che qualcosa da migliorare c’era nell’organizzazione delle ASL e che forse il termine “eccellenza” era stato usato più per autocelebrarsi piuttosto che per descrivere una vera realtà.
Fatta questa prima considerazione, che non può che trovarci d’accordo, la soluzione proposta dalla sinistra ci sembra addirittura peggiorativa rispetto agli organismi classici e già esistenti. Si cerca in questo modo di appesantire le attuali strutture tecniche con l’aggiunta di organi politici al solo scopo – pensiamo noi – di controllare meglio il territorio. Questo ulteriore aggravio di burocrazia va solo ad aumentare, come giustamente rilevato anche dalla Corte dei Conti, gli oneri di gestione dell’intero sistema e non solo economicamente ma anche in termini di risposta rispetto alle esigenze della popolazione.
Inoltre è interessante segnalare che la sperimentazione della SDS va avanti da ormai sette anni e ancora oggi non è possibile sapere a quanto ammontano i costi complessivi per il suo funzionamento e di fatto, è importante sottolinearlo, non è ancora autonoma. A tal proposito, pochi mesi fa e per la settima volta, il Consiglio Comunale è stato chiamato ad esprimersi sull’accordo con l’ASL territoriale per delegare la gestione dei servizi sociali e ancora una volta, come in precedenza, è stato assicurato che a breve le prestazioni saranno erogate della Società della Salute.
Alla luce di queste poche ma sostanziali riflessioni, ci chiediamo quale giovamento abbia apportato alla “Salute” dei cittadini del nostro Comune questa nuova sovrastruttura.
Siamo proprio sicuri che non sia possibile gestire i servizi sociali con le ASL come avviene in tutte le altre regioni italiane? Che bisogno c’è di creare un nuovo “contenitore”?
Queste argomentazioni – senza neppure entrare nel merito delle sentenze sfavorevoli alla SDS emesse da TAR, Corte dei Conti e Corte Costituzionale (vedi ancora la nostra mozione) – sono a nostro avviso motivi più che validi per chiedere al nostro Comune e alla Regione di rivedere questa scelta. Siamo convinti che si debba lavorare per migliorare l’organizzazione esistente e sviluppare un tessuto in grado di
generare anche concorrenza nel settore sanitario in modo da mantenere su servizi così delicati qualità, efficenza e professionalità a beneficio esclusivo del cittadino.
Desideriamo infatti una struttura che metta in evidenza il medico e il suo assistito e non il politico come ha sempre in testa la sinistra… ne va della nostra salute e non ci possiamo permettere esperimenti del genere in questo ambito. 

 

 
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PDL Capraia e Limite

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